Lo sapevi che un Albero Cardanico può uccidere? Non ci credi? Leggi qui.

Nella gamma di attrezzature utilizzate con maggior frequenza in ambito agricolo, l’albero cardanico merita particolare attenzione.

Il cardano riveste un ruolo centrale, sia per la sua diffusione, sia per le gravi implicazioni di rischio che ne caratterizzano l’uso.

Cos’è un albero cardanico?

L’albero cardanico è un organo meccanico che consente la trasmissione del moto rotatorio fra due assi, anche in condizioni di posizione reciproca variabile, purché tali spostamenti siano contenuti entro i limiti progettuali. In pratica, lo scopo è quello di trasferire il moto proveniente da una macchina motrice, in genere la trattrice, ad una macchina operatrice, consentendo alla macchina operatrice di eseguire curve, sollevamenti e abbassamenti reciproci.

Descrizione e funzionamento

L’albero cardanico è costituito da questi elementi principali:

  • due giunti cardanici
  • due elementi tubolari estensibili
  • due forcelle
  • due crociere
  • protezione cardanica di sicurezza

I giunti sono collegati tra loro da due tubi estensibili, che possono dunque scorrere l’uno dentro l’altro. I due giunti cardanici consentono compensazioni angolari che possono arrivare fino a 35°; sono costituiti ciascuno da forcelle, collegate fra loro dalle crociere. Una forcella è fissa all’albero di trasmissione (forcella interna), mentre l’altra è legata ad un dispositivo di fissaggio e blocco del giunto all’albero di trasmissione.

Arriviamo dunque al componente che completa l’albero cardanico, la Protezione; ed è qui che andremo a soffermarci per capire l’importanza di questo elemento.

L’albero cardanico è tra le principali cause di infortunio sul lavoro nel comparto agricolo: la sua incidenza riguarda la gravità degli incidenti, prima ancora della frequenza di accadimento. Per evitare danni agli operatori agricoli, le norme prevedono che l’attrezzatura sia completa di protezioni di sicurezza; si tratta di diversi componenti, molti dei quali prodotti in plastica ad alta resistenza e relativamente insensibile alle escursioni termiche.

In un recente convegno, organizzato da Unima all’interno di Agriexpo, la neo manifestazione agricola romana tenutasi alla fine di ottobre, sono emersi dati drammatici sui sinistri provocati dalle trasmissioni cardaniche mobili. Per questo motivo gli alberi cardanici sono dotati di una serie di accorgimenti per diminuirne la pericolosità. In particolare, se l'albero cardanico è stato acquistato nuovo dopo il 1° gennaio 1995, deve essere corredato di libretto di uso e manutenzione in italiano, di decalcomanie di sicurezza e deve riportare il marchio CE che comprova il rispetto delle norme vigenti.

Che l’albero cardanico sia uno strumento potenzialmente pericoloso è cosa nota e pochi possono vantare il primato di non aver mai conosciuto qualcuno che sia stato vittima di un incidente con tale attrezzo, meno ancora sono quelli che poi l’hanno potuta raccontare. Dobbiamo aggiungere inoltre che molti di questi incidenti riguardano utenti non professionisti, come agricoltori part time e soggetti privati. Altrettanto numerosi sono i casi di anziani e giovani, nei quali l’eccesso in “confidenza” porta a una scarsa percezione della soglia di pericolo.

Non mancano tuttavia gli incidenti provocati da negligenza, disattenzione o semplice fatalità, in cui sono incorsi operatori professionisti con anni di esperienza.Tuttavia, una trasmissione cardanica efficiente e ben protetta può evitare che un’imprudenza (come quella di scavalcare l’albero in rotazione) possa tramutarsi in tragedia.

Nonostante siano di normale vendita, le protezioni cardaniche e le cuffie fisse non godono le fortune di mercato che sarebbe logico attendersi, tanto da costituire il rilievo più frequente che il personale ispettivo in materia di sicurezza fa alle aziende. Senza che accada un incidente, gli effetti economici di un semplice verbale, equivalgono a una grossa fornitura di cuffie e protezioni, con la differenza che gli accessori sono un investimento, mentre la multa è una spesa e basta!

Le statistiche sugli infortuni provocati dagli alberi in movimento, per quanto gravissimi e quasi sempre letali, sono molto meno numerose di quelle relative ai danni, lievi ma significativi, determinati da alberi fermi o durante la fase di accoppiamento. Se la cuffia fissa si sovrappone correttamente all’estremità dell’albero, diventa molto difficile effettuare il collegamento. Se il distacco non è difficile, ben più complicata appare l’imboccatura e l’apertura del nottolino, quando bisogna spingere contemporaneamente l’albero in avanti. Le dita di chi maneggia la parte snodata si trovano infatti fra le due cuffie e ci vuol poco a farsi male! Qui la tecnologia può dare un mano, si trovano in commercio alberi cardanici dotati di un dispositivo ad arpionismo che mantiene sbloccato il nottolino, dando modo all’operatore di imboccare l’albero di trasmissione senza dover infilare le mani in punti pericolosi. Chiaramente, la qualità si paga e i prezzi dei dispositivi più economici possono essere anche 3-4 volte inferiori a quelli dei cardani tecnologicamente avanzati.

Ecco alcuni esempi di incidenti gravi accaduti purtroppo nel nostro territorio:

Nel primo caso l'infortunato, titolare dell’ azienda è “intento al carico del liquame mediante una pompa azionata da un albero cardanico collegato ad un trattore”. Nel tentativo di scavalcare l'albero cardanico, inavvertitamente viene “in contatto con l'organo in movimento non protetto, rimanendo impigliato negli ingranaggi con gli indumenti”.

Veniamo ad un caso più recente, avvenuto nel 2008 da operai specializzati. L'infortunato ha “collegato al motore di un trattore, mediante un albero cardanico, un ‘trinciasermenti’ (un macchinario in grado di macinare gli arbusti presenti nel campo agricolo)” ed ha iniziato a trinciare gli arbusti.

Ad un certo punto, “scendendo dal trattore senza spegnere il motore dello stesso e senza arrestare il movimento delle lame del trinciasermenti”, si avvicina all'albero cardanico, privo di adeguata protezione, e resta “impigliato all'organo in movimento riportando lesioni mortali”.

Consigli utili:

  • Cambiamenti di colore o comparsa di screpolature, crepe o forature non dovute ad interventi esterni, indicano che la protezione ha perso le originali caratteristiche di sicurezza; è necessario pertanto provvedere immediatamente alla sua sostituzione.
  • Le due o più parti di cui è costituita la protezione non devono ruotare unitamente all'albero cardanico. Allo scopo occorre sempre fissare le apposite catenelle a parti fisse del trattore e della macchina operatrice.
  • L'albero cardanico deve essere frequentemente ingrassato, anche quotidianamente in caso di uso prolungato.