Nozioni base di primo soccorso sportivo. Il tuo aiuto potrebbe essere fondamentale!
Concetto di pronto Intervento:
E' importante fare chiarezza su cosa si intenda per pronto intervento, o meglio nei suoi due principali aspetti di "primo soccorso" e "pronto soccorso".
L'insieme delle azioni che permettono di aiutare una o più persone in difficoltà, nell'attesa dell'arrivo dei soccorsi qualificati si chiama primo soccorso; il pronto soccorso invece rappresenta quegli interventi praticati eseguiti dal personale medico e paramedico, preparato con particolari competenze e abilità, in funzione alla difficoltà delle manovre messe in atto nell’intento di far sopravvivere l’infortunato.
Un'ulteriore distinzione va fatta tra emergenza e urgenza.
L'emergenza avviene nel momento in cui il paziente è in imminente pericolo di vita e richiede un intervento immediato; l'urgenza è una condizione che, in assenza di un adeguato trattamento, può diventare critica. Parlando di urgenza e pronto intervento dobbiamo prepararci alla complicanza più grave detta “morte improvvisa”. E’ dimostrato che a fronte di tale drammatica situazione le probabilità di sopravvivenza dell'individuo aumentano grazie all’intervento immediato da parte di chi assiste all'evento eseguendo le corrette manovre di rianimazione cardio-respiratoria.
A questo punto si prosegue con l'arrivo sul posto di un'equipe di rianimazione, il trattamento con farmaci e strumenti e il trasporto del paziente in ospedale per il proseguimento delle cure, quando possibile.
SOCCORITORE SANITARIO SPORTIVO
Ogni soccorritore dovrebbe essere in grado di:
- valutare l’infortunato nelle situazioni di emergenza (arresto cardio-circolatorio e/o respiratorio, trauma cranico, stato di shock)
- attuare le procedure di BLS con sequenza A.B. C.
- attuare posizione di sicurezza
- attuare posizione anti/shock-attuare tecniche di arresto emorragia esterna
- medicazione
SOCCORRITORE NON PREPARATO
Nel caso non vi sia la presenza, sul campo sportivo di personale capace di svolgere il mansionario di primo soccorso:
- astenersi da ogni manovra azzardata (per non creare possibili danni irreversibili)
- tranquillizzare il traumatizzato
- Comandare le manovre e impartire ordini con decisione, chiamare i soccorsi, allontanare i curiosi attuare le manovre necessarie.
Va tenuto presente che il primo soccorritore non deve mai sostituirsi al medico.
MATERIALE GENERICO DI PRIMO INTERVENTO ADEGUATO AI DIVERSI TRATTAMENTI
• materiale per detersione (ferite infortunato e mani soccorritore)
• guanti monouso in lattice
• cerotti medicati
• rotolo cerotto
• acqua ossigenata
• retine per medicazioni
• spray raffreddante
• pack di ghiaccio pronto
• bende elastiche varie misure
L’Unità Medica di Pronto Intervento Sportivo (UMPIS) dispone di due tipi di attrezzatura-materiale, chiamate COMPARTI.
Comparto Speciale: composto da apparecchiature di particolare e specifico utilizzo per la salvaguardia delle funzioni vitali. Elenchiamo le principali:
• DAE Defibrillatore automatico;
• maschera per inalare;
• pallone auto espandibile per la respirazione;
• bombola di ossigeno;
• laringoscopio;
• farmaci speciali d’emergenza.
Comparto Generale: composto da quei presidi medici generici necessari a ogni attività di pronto intervento medico:
• farmaci generali;
• materiale di complemento;
• materiali e attrezzature per fisioterapia e riabilitazione.
Cosa fare in caso di Lesioni muscolari?
CRAMPO
Contrazione involontaria più o meno dolorosa, che insorge di solito quando il muscolo è stanco o poco allenato.
Cause: il crampo è associato alla fatica muscolare, per esercizi intensi o prolungati.
Trattamento: consiste nell’allungare i fasci muscolari per far cessare la contrazione (stretching passivo).
Per far cessare la contrazione: bisogna fare delle pressioni sul muscolo, cercando di distenderlo, massaggiandolo sempre più in profondità. Non si deve usare il ghiaccio. Somministrare liquidi e portare l’atleta in luoghi con temperature confortevoli.
CONTRATTURA
Non è una vera e propria lesione muscolare, ma una alterazione del tono muscolare, caratterizzato da una perdita di elasticità e non da una contrazione muscolare.
Cause: allenamenti intensi e prolungati. L'atleta che si procura una contrattura riesce solitamente a terminare la gara senza troppi fastidi. Il dolore compare dopo la gara o il giorno seguente.
Trattamento: calore, massaggi e stretching. La prognosi è di 4-7 giorni.
LESIONE MUSCOLARE
Trauma diretto o trazione che agisce sul muscolo in fase di contrazione, causando la rottura di un numero variabile di fibre muscolari. In base al numero di fibre muscolari coinvolte, si parlerà di:
• Stiramento: non è una lesione vera e propria delle fibre muscolari, ma un'alterazione localizzata del tono muscolare; in questo caso, all'interno del muscolo si può creare un ben definito "cordone”doloroso, e anche il soggetto, a differenza della contrattura, sa individuare bene la zona dolorosa.
• Strappo: si dividono in 1°, 2° o 3° grado in base all’entità della lesione muscolare
• Rottura muscolare lesione
Consigli utili...
Elenchiamo di seguito alcune regole di primo soccorso per trattare il dolore:
- Proteggere la parte lesa da ulteriori danni, evitando di caricare pesi su di essa (utilizzare tutori, bendaggi, stampalle)
- Il riposo è la chiave nella guarigione degli infortuni, uno sforzo continuo aumenta l'infiammazione causando a volte danni cronici.
- Il ghiaccio è la soluzione immediata per far sparire il dolore. L'utilizzo corretto del ghiaggio può ridurre notevolmente i danni derivanti dall'infiammazione.
E' corretto utilizzare il ghiaccio per 20 minuti ogni ora almeno per 24-48 ore. Fastidioso ma ne vale la pena ;-)
- La compressione serve per ridurre il gonfiore e l'ematoma derivanti dall'infiammazione. E' preferibile utilizzare bendaggi elastici e non rigidi.
- l'elevazione della parte lesa, preferibilmente al di sopra del cuore aiuta a diminuire il gonfiore aumentando il ritorno venoso del sangue.