Nozioni base di primo soccorso sportivo. Il tuo aiuto potrebbe essere fondamentale!

26 Febbraio 2016
Nozioni base di primo soccorso sportivo. Il tuo aiuto potrebbe essere fondamentale!

Concetto di pronto Intervento:
E' importante fare chiarezza su cosa si intenda per pronto intervento, o meglio nei suoi due principali aspetti di "primo soccorso" e "pronto soccorso".

L'insieme delle azioni che permettono di aiutare una o più persone in difficoltà, nell'attesa dell'arrivo dei soccorsi qualificati si chiama primo soccorso; il pronto soccorso invece rappresenta quegli interventi praticati eseguiti dal personale medico e paramedico, preparato con particolari competenze e abilità, in funzione alla difficoltà delle manovre messe in atto nell’intento di far sopravvivere l’infortunato.

Un'ulteriore distinzione va fatta tra emergenza e urgenza.

L'emergenza avviene nel momento in cui il paziente è in imminente pericolo di vita e richiede un intervento immediato; l'urgenza è una condizione che, in assenza di un adeguato trattamento, può diventare critica. Parlando di urgenza e pronto intervento dobbiamo prepararci alla complicanza più grave detta “morte improvvisa”. E’ dimostrato che a fronte di tale drammatica situazione le probabilità di sopravvivenza dell'individuo aumentano grazie all’intervento immediato da parte di chi assiste all'evento eseguendo le corrette manovre di rianimazione cardio-respiratoria.

A questo punto si prosegue con l'arrivo sul posto di un'equipe di rianimazione, il trattamento con farmaci e strumenti e il trasporto del paziente in ospedale per il proseguimento delle cure, quando possibile.

SOCCORITORE SANITARIO SPORTIVO

Ogni soccorritore dovrebbe essere in grado di:

  • valutare l’infortunato nelle situazioni di emergenza (arresto cardio-circolatorio e/o respiratorio, trauma cranico, stato di shock)
  • attuare le procedure di BLS con sequenza A.B. C.
  • attuare posizione di sicurezza
  • attuare posizione anti/shock-attuare tecniche di arresto emorragia esterna
  • medicazione

SOCCORRITORE NON PREPARATO

Nel caso non vi sia la presenza, sul campo sportivo di personale capace di svolgere il mansionario di primo soccorso:

  • astenersi da ogni manovra azzardata (per non creare possibili danni irreversibili)
  • tranquillizzare il traumatizzato
  • Comandare le manovre e impartire ordini con decisione, chiamare i soccorsi, allontanare i curiosi attuare le manovre necessarie.

Va tenuto presente che il primo soccorritore non deve mai sostituirsi al medico.

MATERIALE GENERICO DI PRIMO INTERVENTO ADEGUATO AI DIVERSI TRATTAMENTI

• materiale per detersione (ferite infortunato e mani soccorritore)

• guanti monouso in lattice

• cerotti medicati

• rotolo cerotto

• acqua ossigenata

• retine per medicazioni

• spray raffreddante

• pack di ghiaccio pronto

• bende elastiche varie misure

 

L’Unità Medica di Pronto Intervento Sportivo (UMPIS) dispone di due tipi di attrezzatura-materiale, chiamate COMPARTI.

Comparto Speciale: composto da apparecchiature di particolare e specifico utilizzo per la salvaguardia delle funzioni vitali. Elenchiamo le principali: 
• DAE Defibrillatore automatico;
• maschera per inalare; 
• pallone auto espandibile per la respirazione; 
• bombola di ossigeno; 
• laringoscopio;
• farmaci speciali d’emergenza. 

   

Comparto Generale: composto da quei presidi medici generici necessari a ogni attività di pronto intervento medico: 
• farmaci generali; 
• materiale di complemento; 
• materiali e attrezzature per fisioterapia e riabilitazione.

Cosa fare in caso di Lesioni muscolari?

CRAMPO

Contrazione involontaria più o meno dolorosa, che insorge di solito quando il muscolo è stanco o poco allenato.

Cause: il crampo è associato alla fatica muscolare, per esercizi intensi o prolungati.

Trattamento: consiste nell’allungare i fasci muscolari per far cessare la contrazione (stretching passivo).

Per far cessare la contrazione: bisogna fare delle pressioni sul muscolo, cercando di distenderlo, massaggiandolo sempre più in profondità. Non si deve usare il ghiaccio. Somministrare liquidi e portare l’atleta in luoghi con temperature confortevoli.

CONTRATTURA

Non è una vera e propria lesione muscolare, ma una alterazione del tono muscolare, caratterizzato da una perdita di elasticità e non da una contrazione muscolare.

Cause: allenamenti intensi e prolungati. L'atleta che si procura una contrattura riesce solitamente a terminare la gara senza troppi fastidi. Il dolore compare dopo la gara o il giorno seguente.

Trattamento: calore, massaggi e stretching. La prognosi è di 4-7 giorni. 

LESIONE MUSCOLARE

Trauma diretto o trazione che agisce sul muscolo in fase di contrazione, causando la rottura di un numero variabile di fibre muscolari. In base al numero di fibre muscolari coinvolte, si parlerà di:

• Stiramento: non è una lesione vera e propria delle fibre muscolari, ma un'alterazione localizzata del tono muscolare; in questo caso, all'interno del muscolo si può creare un ben definito "cordone”doloroso, e anche il soggetto, a differenza della contrattura, sa individuare bene la zona dolorosa.

• Strappo: si dividono in 1°, 2° o 3° grado in base all’entità della lesione muscolare

Rottura muscolare lesione

 

Consigli utili...

Elenchiamo di seguito alcune regole di primo soccorso per trattare il dolore:

  • Proteggere la parte lesa da ulteriori danni, evitando di caricare pesi su di essa (utilizzare tutori, bendaggi, stampalle)
  • Il riposo è la chiave nella guarigione degli infortuni, uno sforzo continuo aumenta l'infiammazione causando a volte danni cronici.
  • Il ghiaccio è la soluzione immediata per far sparire il dolore. L'utilizzo corretto del ghiaggio può ridurre notevolmente i danni derivanti dall'infiammazione.

E' corretto utilizzare il ghiaccio per 20 minuti ogni ora almeno per 24-48 ore. Fastidioso ma ne vale la pena ;-)

  • La compressione serve per ridurre il gonfiore e l'ematoma derivanti dall'infiammazione. E' preferibile utilizzare bendaggi elastici e non rigidi.
  • l'elevazione della parte lesa, preferibilmente al di sopra del cuore aiuta a diminuire il gonfiore aumentando il ritorno venoso del sangue.

 

 

 

 

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