Terzo punto idraulico per trattori: a cosa serve e come funziona

15 Luglio 2023
Terzo punto idraulico per trattori: a cosa serve e come funziona

Il terzo punto idraulico per trattori è un accessorio che può variare in lunghezza ed anche in base al modello scelto. Si tratta di un tirante filettato dotato di snodi e filettatura regolabile, che ha la forma simile a quella di un triangolo.

Ma a cosa serve e come funziona? Scopriamo per cosa viene usato questo strumento e il suo funzionamento.

Terzo punto idraulico a cosa serve 

Accessorio largamente usato per i trattori, il terzo punto idraulico ha la funzione di regolare la posizione dell’attrezzo agricolo installato al sollevatore in maniera pratica e comoda, evitando al conducente del trattore di dover scendere dal mezzo. In questo modo si ha il vantaggio di velocizzare il lavoro, ma anche la sicurezza dell’operatore aumenta.

Per eseguire una corretta regolazione terzo punto trattore sono disponibili sul mercato diverse tipologie di questo accessorio, che differiscono per dimensioni e lunghezza. Nello specifico, esistono cinque categorie di terzo punto idraulico, diverse appunto per robustezza e lunghezza.

Le dimensioni terzo punto idraulico partono da un minimo di circa 16 millimetri fino ad un massimo di circa 45. Invece, la lunghezza terzo punto idraulico va da minimo 640 mm a massimo 980 mm. Per scegliere il terzo punto idraulico adatto, bisogna tenere conto del modello di trattore e delle proprie esigenze.

Funzionamento terzo punto idraulico per trattori

Il funzionamento del terzo punto idraulico è molto semplice. L’attrezzo è costituito da tre bracci mobili, due inferiori e uno superiore centrale. I due bracci inferiori vengono controllati dal sistema idraulico del trattore che ne gestisce l'innalzamento, l'abbassamento e l'inclinazione.

Invece, il braccio centrale superiore è mobile ed in genere non viene controllato dal sistema idraulico del trattore. Il conducente del mezzo potrà optare per diverse impostazioni controllando l’impianto idraulico dalla trattrice stessa.

Ciascun braccio è dotato di un supporto di aggancio che consente di attaccare lo strumento al gancio, a sua volta dotato di fori. Tramite i fori, gli attrezzi vengono bloccati e sbloccati in maniera rapida e veloce. Inoltre, i bracci inferiori attestano quanta forza viene usata per supportare e trainare il mezzo.

Il sistema idraulico solleva in automatico i bracci quando aumenta il tiraggio, mentre i bracci si abbassano quando il tiraggio si riduce. Il vantaggio principale del terzo punto idraulico è sicuramente la resistenza, ma anche trasferire il peso di un attrezzo alle ruote motrici del trattore.

In questo modo al trattore viene assicurata una trazione più efficiente di quella che normalmente potrebbe avere, con lo stesso peso, la stessa potenza e consumo uguale di carburante. Un altro vantaggio, dato dal terzo punto, è la certezza che l’attrezzo rimarrà fissato nella posizione corretta alla trattrice durante tutte le fasi lavorative. Per questo l’uso del trattore è più affidabile e meno pericoloso per il conducente.

Come montare il terzo punto idraulico

Per eseguire correttamente il montaggio terzo punto idraulico, seguire passo dopo passo le seguenti fasi:

  • Attaccare lo strumento al trattore, solamente sui bracci inferiori del sollevatore;
  • Alzare lo strumento dal posto guida usando il sollevatore con il motore acceso, fino a quando si ottiene l’angolo di inclinazione necessario per il lavoro, che deve eseguire lo strumento e successivamente spegnere il motore;
  • Montare il terzo punto lato trattore con il perno apposito.

In molti casi la forcella di attacco del trattore presenta più fori ad altezze differenti, per cui occorre scegliere il foro giusto tenendo in considerazione che, durante il lavoro, lo strumento deve avere il terzo punto messo nella posizione più parallela possibile al terreno.

Solitamente il lato dell’attrezzo non deve essere mai più alto verso il trattore. Inoltre, è opportuno ricordare che, se lo strumento esegue lavori in profondità, l’inclinazione va verificata nella effettiva fase dell’intervento.

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