Le 5 domande che ti devi fare prima di buttare l'olio nel lavandino.

3 Dicembre 2015
Le 5 domande che ti devi fare prima di buttare l'olio nel lavandino.

Quante volte ti sei trovato con dell'olio usato da eliminare senza sapere cosa fare?

Il problema dello smaltimento degli oli esausti, siano essi lubrificanti minerali o sintetici per motori o veicoli industriali o dell'olio vegetale usato in cucina, è una questione che da anni si è sollevata in Italia. Anche il liquido antigelo rientra nella categoria di articoli che una volta usurati devono essere smaltiti con le giuste attenzioni. Grazie ad una campagna di informazione e di prevenzione per salvaguardare l'ambiente si è infatti puntato molto sulla diffusione di pratiche corrette di raccolta e smaltimento, seguita da una possibile rigenerazione che può dare vita a nuovi utilizzi per una risorsa importante.

 

Perché devi raccogliere l'olio esausto?

Vediamo le possibili conseguenze di una dispersione scellerata dell'olio usato:

  • L'OLIO DISPERSO NEL TERRENO,
    l’olio disperso nel sottosuolo crea un sottile film attorno alle particelle di terra formando così uno strato di sbarramento tra le particelle dell'acqua e delle radici delle piante, impedendo l’assunzione delle sostanze nutritive.
    Se l’olio raggiunge la falda, forma sopra di essa uno strato spesso centimetri, che si sposta con la falda stessa verso la valle e può raggiungere pozzi di acqua potabile anche molto lontani, rendendoli inutilizzabili. Un litro di olio mescolato ad un milione di litri d’acqua è sufficiente ad alterarne il gusto, rischiando gravi conseguenze per la salute pubblica.
    L’olio di frittura non può essere ovviamente usato come concime per le piante. Esso penetrerebbe nel terreno inquinando le falde, impoverendone il terreno dei microorganismi necessari alla vita della pianta, ottenendo così esattamente l'effetto contrario di quello sperato.
  • L'OLIO DISPERSO IN ACQUA,
    l'olio che entra in contatto con uno specchio d'acqua in superficie crea una pellicola impermeabile che non permette alla flora e alla fauna sottostante di respirare. Le proporzioni di un disastro ecologico sono spaventose, basti pensare che 4 chili di olio (l’equivalente di un normale cambio di un'auto), se versati in mare inquinano una superficie pari a quella di un campo di calcio.
  • L'OLIO DISPERSO NELL'ARIA,
    se invece viene bruciato impropriamente, l’olio usato immette nell’atmosfera sostanze tossiche inquinanti in grado di determinare conseguenze molto gravi per la salute, come intossicazioni e altre malattie respiratorie.
  • L'OLIO DISPERSO NELLA RETE FOGNARIA,
    anche dove sono presenti impianti fognari adeguati, la dispersione di grandi quantità di queste sostanze provoca problemi perché potrebbe compromettere le funzionalità del depuratore e dei suoi processi di riciclo biologici.

 

Come puoi raccogliere l'olio esausto?

Non esistono modalità standard sul territorio nazionale per la raccolta degli oli usati.
In ambito quotidiano ogni cittadino dovrebbe raccogliere personalmente gli oli prodotti, compresi l’olio usato per la cottura, quello presente nei barattoli di verdura sott’olio ma anche quello nelle scatole di tonno. I contenitori devono avere caratteristiche adeguate.
I contenitori per oli, emulsioni e antigelo della ditta Maestri sono realizzati in un doppio contenitore di polietilene, uno interno a contatto con l'olio ed uno esterno più grande che lo ingloba completamente fungendo da vasca di contenimento e di sicurezza. Nella parte superiore vi è un ampio boccaporto con coperchio ribaltabile al cui interno è alloggiato il cestello scolafiltri asportabile e il vano per l'immissione e l'estrazione dell'olio esausto. Direttamente dall'esterno del contenitore è possibile verificare la quantità di olio contenuta tramite l'indicatore visivo di livello posto al lato del boccaporto e monitorare l'intercapedine della vasca di contenimento dalla spia di verifica ad essa applicata. I contenitori sono suddivisi in :

  • contenitore per olio esausto minerale
  • contenitore per olio esausto vegetale
  • contenitore per olio esausto dielettrico
  • contenitore olio esausto freni
  • contenitore per emulsioni oleose
  • contenitore per olio esausto idraulico
  • contenitore per antigelo esausto.

L'ampia gamma è appositamente studiata per incontrare tutte le possibili esigenze del privato o di una azienda che vuole smaltire al meglio il proprio olio di scarto.

 


Che fine fa l'olio che raccogli?

Per garantire il corretto smaltimento di questi oli esausti pericolosi sono stati creati 2 consorzi nazionali.
Il Consorzio obbligatorio nazionale di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali e animali esausti (CONOE) che si occupa esclusivamente di oli ad uso alimentare.
Il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati(COOU) invece si occupa del recupero e riciclo dell'olio lubrificante. È un ente di diritto privato, costituito in via obbligatoria da tutte le aziende che immettono lubrificanti nel mercato italiano, sottoposto a controllo pubblico attraverso la partecipazione di rappresentanti dei Ministeri interessati.

Una volta raccolti, questi oli esausti possono seguire 2 differenti strade:

  • La rigenerazione: buona parte del lubrificante raccolto viene utilizzato negli impianti di rigenerazione come materia prima per produrre nuovo olio base (identico a quello originario)gasolio, combustibile e bitume.
  • Essere usato come combustibile: la restante parte di olio lubrificante non rigenerabile viene infatti inviato ad impianti industriali, soprattutto a cementifici, dove viene usato appunto come combustibile, al posto di carbone e coke.

Solo una minima parte di olio non riutilizzabile (lo 0,2% del totale) risulta essere irrimediabilmente inquinato, viene perciò attivata la termodistruzione, svolta rispettando le normative vigenti sulle emissioni inquinanti in atmosfera.

 

E se decidessi di infischiartene?

Si deve tener ben presente che non smaltire nel modo corretto l'olio esausto comporta un'ammenda salata. Il caso può arrivare ad assumere rilevanza penale, portando addirittura a pene detentive, soprattutto per quanto riguarda le aziende e gli impianti industriali.

Questo breve e simpatico video ti aiuterà a comprendere meglio il processo di smaltimento dell'olio e le conseguenze di una sua dispersione sconsiderata.

Questo tema è sempre più rilevante, non solo perché la raccolta dell'olio esausto rappresenta una fonte di guadagno per il Paese, ma è giusto parlarne soprattutto per accrescere nelle nuove e nelle vecchie generazioni una coscienza ecologica, che non vede solo il lato di profitto economico della questione, ma pensa all'immenso ritorno rappresentato dalla prevenzione delle catastrofi ambientali.

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