Come smaltire rifiuti speciali tossici o pericolosi

6 Aprile 2018
Come smaltire rifiuti speciali tossici o pericolosi

I rifiuti speciali sono quei rifiuti prodotti da aziende e industrie oppure da piccole attività, ma anche provenienti da fonti radioattive, agricoltura, servizi medici e perfino da uso domestico. Tutto ciò che è materiale di scarto di questi rifiuti è considerato pericoloso per l’uomo e l’ambiente. Per smaltire i rifiuti tossici senza causare danni, questi devono essere per forza isolati, condizione indispensabile per evitare la contaminazione.

Rifiuti speciali pericolosi-quali sono?

Lo smaltimento rifiuti speciali va fatto in maniera adeguata e rispettando le norme legislative che regolano la materia. Per smaltimento adeguato dei rifiuti speciali si intende anche l’adesione alle norme che regolano il loro conferimento in contenitori specifici, che assicurano un totale rispetto dell'ambiente ed evitano impatti nocivi che possono risultare pericolosi per la salute.

Ma quali sono i rifiuti pericolosi? Tra i rifiuti tossici provenienti da materiali di scarto industriali vi sono amianto, cloro, diossina, policlorobifenili, sostanze radioattive o metalli pesanti come piombo, cadmio, arsenico, mercurio e altri, ma sono tossici anche l’antigelo esausto e le batterie al piombo. Ecco come smaltire i rifiuti pericolosi e quale tipologia di contenitori utilizzare per il loro conferimento.

Il problema di come smaltire i rifiuti dannosi per la salute e per l’ambiente

I rifiuti tossici possono anche causare la morte, lesioni e perfino difetti di nascita nelle creature viventi. Questi materiali diventano ancora più pericolosi a seconda della loro facilità di dispersione e contaminazione, rappresentando quindi un enorme rischio sia per la salute dell’uomo che per l’ambiente.

In particolare, i rifiuti pericolosi causano fenomeni di inquinamento atmosferico, idrico e del suolo, dando origine a nevi chimiche, piogge acide e molto altro. La loro diffusione, se continuata e persistente, può arrivare a contaminare fiumi, laghi, falde acquifere e costituire un serio pericolo per la vita stessa. Appartengono alla categoria dei rifiuti tossici i farmaci, le lampadine, che contengono sostanze come il mercurio e vapori di sodio ad alta pressione, oli minerali per motori e macchine come l’antigelo esausto (anche questo una sostanza pericolosa, che deve essere gestita secondo le normative per non contaminare l’ambiente).

L'antigelo è una sostanza chimica necessaria per i veicoli, utile per evitare che un determinato liquido, se esposto a basse temperature, si solidifichi. Ne esistono di vari, come appunto l’antigelo esausto, che è altamente tossico e va quindi maneggiato e smaltito con attenzione. In genere questa operazione va svolta sempre da un professionista del settore che ha cura di conferire l’antigelo esausto secondo le normative per lo smaltimento rifiuti pericolosi: in questo caso o dispone di contenitori per rifiuti tossici oppure spedisce il prodotto presso un centro di gestione dei rifiuti adeguato.

Anche le batterie al piombo rientrano nella categoria dei rifiuti tossici

Anche le batterie al piombo esauste fanno parte della categoria dei rifiuti pericolosi e sono particolarmente dannose. Infatti, anche le batterie che si usano comunemente per le auto e per le moto, per le barche o per alimentare i gruppi di continuità di ospedali, centrali elettriche o telefoniche, se abbandonate nell’ambiente, contaminano ogni cosa a causa della dispersione dei materiali altamente tossici che contengono, tra cui piombo, mercurio, litio, manganese, cadmio e provocano anche gravi danni alla salute.

Per evitare ogni tipo di dispersione ci sono due possibilità: o conferirle nelle discariche specializzate per lo smaltimento di rifiuti pericolosi come le batterie al piombo, ricoperte di cemento per evitare ogni dispersione, oppure bisogna conferirle negli appositi contenitori presenti nelle officine o ancora consegnarle presso le isole ecologiche. In ogni caso, le batterie al piombo esauste non vanno mai gettate in luoghi inopportuni o abbandonate perché potrebbero inquinare l’ambiente e in particolare le acque.

Il piombo, che è un metallo pesante (quindi tossico e nocivo), insieme con l’elettrolita (ovvero l’acido solforico), liquido corrosivo e inquinato da piombo, sono due sostanze che incidono moltissimo nell’inquinamento e proprio per questo le batterie esauste vanno smaltite correttamente, osservando scrupolosamente ogni dettaglio riguardante le leggi in corso.

Caratteristiche dei contenitori per rifiuti speciali

I contenitori per smaltire rifiuti speciali devono avere determinate caratteristiche per essere destinati alla loro funzione. Per cominciare, devono essere piuttosto resistenti, funzionali e devono rispecchiare soprattutto i requisiti richiesti dalle normative previste dall'Unione Europea, per evitare di incorrere in sanzioni salate.

In commercio esistono diversi modelli di contenitori per rifiuti pericolosi, realizzati in acciaio e plastica, come ad esempio contenitori per batterie al piombo, diversi per alcuni dettagli specifici da quelli per batterie esauste, oppure contenitori specifici per lo smaltimento antigelo esausto, anche questo appartenente alla categoria dei rifiuti tossici.

I contenitori per la raccolta di rifiuti speciali sono dotati di una struttura protettiva in acciaio per lo stoccaggio temporaneo di rifiuti pericolosi e tossico nocivi. Hanno anche una etichettatura di sicurezza antinfortunio e antinquinamento, requisiti richiesti dalla normativa di riferimento. I contenitori per rifiuti pericolosi sono disponibili in diverse misure, sono a telaio chiuso o aperto e presentano in genere colorazioni vivaci per poter essere distinti con facilità.

 

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