Smaltimento rifiuti officina meccanica: tutto quello che c'è da sapere

Meccanici e carrozzieri hanno a che fare ogni giorno con una grande quantità di rifiuti speciali, molti dei quali sono anche pericolosi per l’ambiente e per la salute delle persone. Proprio per questo devono essere smaltiti in maniera corretta, rispettando la normativa vigente. Ecco tutto quello che c’è da sapere sullo smaltimento rifiuti officina meccanica.

Smaltimento rifiuti officina meccanica: normativa

La normativa riguardante i rifiuti in officina stabilisce che questi devono essere manipolati con attenzione. I titolari devono provvedere al loro smaltimento in modo corretto, rispettando quanto richiesto dalla legge riguardo alle officine meccaniche.

La normativa obbliga a seguire un iter burocratico specifico, che serve per tracciare i rifiuti, per conservarli e smaltirli. La prima fase prevede la classificazione dei rifiuti e l’associazione di un codice CER a ciascuno di essi.

In questa fase bisogna anche indicare il grado di pericolosità dei rifiuti. Successivamente, è necessario compilare il registro carico-scarico e il formulario di identificazione del rifiuto. Si tratta di altre due procedure che vanno adempiute correttamente.

In base al grado di pericolosità dei rifiuti, ciascun proprietario di officina meccanica deve disporre dei contenitori per rifiuti officina, appositamente progettati per questo scopo. I rifiuti da mettere nei contenitori devono essere distinti in base alle loro caratteristiche chimico-fisiche.

Inoltre, la zona di deposito dove vengono collocati i contenitori deve essere separata dal resto dell’attività, deve essere segnalata e deve essere tenuta chiusa. Infine, la legge prevede che i rifiuti pericolosi non possono rimanere per periodi molto lunghi nel deposito.

È comunque consentito ai titolari di officine meccaniche di avere depositi temporanei, a patto che rispettino le regole per lo stoccaggio e lo smaltimento con estrema precisione.

Contenitori rifiuti speciali officina

I contenitori rifiuti speciali officina sono destinati alle attività meccaniche, per consentire di smaltire correttamente i rifiuti speciali prodotti. Questi contenitori possono accogliere sia rifiuti prodotti da piccole attività, che da aziende e industrie.

Poiché sono ritenuti pericolosi per la salute dell'uomo, i rifiuti speciali vanno collocati in posti isolati, così da evitare eventuali contaminazioni. Ma quali rifiuti possono accogliere questi contenitori? Ecco le tipologie principali di rifiuti speciali prodotti nelle officine meccaniche.

Batterie

I contenitori per stoccare le batterie devono essere realizzati con materiale resistente all’acido solforico contenuto in esse. Devono anche essere corredati di coperchio, per non far finire altre sostanze all’interno.

Oli esausti

Gli oli esausti vanno smaltiti in appositi fusti o serbatoi adatti a contenere liquidi. Il serbatoio deve essere posizionato su una superficie impermeabilizzata e con capacità uguale al volume dello stesso serbatoio.

Filtri

I filtri vanno stoccati in contenitori a tenuta, completati da sistemi appositi di raccolta per liquidi. Mentre viene effettuato il trasferimento dei filtri, bisogna manipolare con cura i rifiuti, verificando la tenuta stagna dei contenitori. Questi contenitori devono possedere maniglie per poterli muovere facilmente, chiusure adatte a non far uscire il contenuto, dispositivi per eseguire svuotamento e riempimento in sicurezza.

Liquidi lubrificanti e refrigeranti

Questi liquidi contengono glicole e vanno stoccati singolarmente in fusti o serbatoi per contenere liquidi. Su ogni contenitore va apposto il tipo di rifiuto stoccato, indicando anche i rischi derivanti dagli elementi contenuti.

Rottami ferrosi

Questi rifiuti vanno stoccati in contenitori appositi, dotati di copertura adeguata.

Materiali assorbenti, carta sporca, segatura e stracci

Questi rifiuti si suddividono in due categorie:

• CER (15 02 03) = rifiuti non contaminati da sostanze pericolose
• CER (15 02 02) = rifiuti contaminati da sostanze pericolose

I primi vanno stoccati in maniera differenziata e posti in contenitori di plastica in una determinata zona di stoccaggio. I secondi vanno smaltiti attivando la procedura necessaria per i rifiuti pericolosi e depositati in contenitori a tenuta stagna chiusi.