Respirare polvere di ferro: quali sono i rischi e come proteggersi

23 Dicembre 2019
Respirare polvere di ferro: quali sono i rischi e come proteggersi

Da tempo è risaputo che la polvere di ferro fa male e che causa problemi alla respirazione. Già quando gli operai lavoravano nelle industrie e nelle miniere di carbone erano state riscontrate delle strette correlazioni fra i disturbi respiratori e il lavoro che svolgevano.

I progressi tecnologici hanno permesso di segnalare altri elementi come produttori di polveri dannose per la respirazione. Ad oggi i rischi maggiori derivano dalla concentrazione e da esposizione costante alla polvere di ferro. Scopriamo quali sono i rischi e come proteggersi.

I rischi di respirare polvere di ferro

Respirare polvere di ferro è estremamente pericoloso, ma a causare danni maggiori è soprattutto la lunga esposizione a polveri di ferro. E’ proprio la costante esposizione alle polveri di ferro che mette la salute a rischio e provoca l’insorgenza di patologie gravi come la pneumoconiosi benigna. Questa malattia si manifesta appunto a causa della presenza di polvere di ferro nei polmoni, ed è causata dalle inalazioni di polveri.

Inalare polvere di ferro costantemente può causare problemi alle vie respiratorie e infiammazione alle mucose. Ad essere più esposti al rischio sono i lavoratori dei settore metalmeccanici o coloro che si occupano delle saldature.

Tra i soggetti che maggiormente rischiano di respirare in continuazione questa polvere ci sono gli operai dei reparti metalmeccanici o coloro che svolgono mansioni di saldatura. E’ anche possibile ingerire polvere di ferro In alcuni laboratori chimici in cui vengono utilizzati composti del ferro.

Lavorando in questi ambienti è facile infatti respirare fumi e polveri in cui si trova concentrato in elevata quantità questo minerale. Oltre a causare irritazione alle mucose e difficoltà respiratorie si può correre il rischio di un’intossicazione da polvere di ferro. Infatti, può accadere che delle piccolissime particelle vengano inalate durante la respirazione fino a causare danni seri alle vie respiratorie se non si dispone di adeguati dispositivi di protezione.

La polvere di ferro negli occhi può causare congiuntivite o altri disturbi causati da irritazioni. Bisogna poi fare attenzione ai danni da polvere di ferro arrecati alla respirazione in genere che non sono mortali, anche se possono risultare gravi.

E’ doveroso a questo proposito specificare che i depositi che si accumulano nei polmoni sono minimi, quindi non vi sono in genere condizioni tali da causare malattie polmonari, a meno di qualche eccezione.

Polvere di ferro conseguenze

Le conseguenze del respirare questa polvere sono molto gravi, ma come detto prima di solito non causano a decessi. Infatti, le particelle che si depositano nei polmoni sono piccolissime e in casi rarissimi causano l’insorgenza di patologie polmonari.

Ad ogni modo, se un soggetto è allergico alla polvere di ferro può dare origine a varie malattie come la rinite, l’asma, eczemi, pneumopatie, tutte patologie che comunque non sono facili da contrastare.

Inoltre, anche la polvere di ferro nell'occhio può dare origine a conseguenze gravi, quindi bisogna utilizzare dpi adeguato che proteggano da qualsiasi rischio.

Come proteggersi dalla polvere di ferro

Come abbiamo visto, nel respirare polvere di ferro conseguenze e rischi non mancano, per cui, se si vogliono evitare danni gravi bisogna disporre di adeguati dispositivi di protezione delle vie respiratorie.

I dpi devono essere scelti in funzione del tipo di lavoro svolto. Ad esempio, per garantire la massima sicurezza ai lavoratori sono adatti delle mascherine per polvere di ferro filtranti oppure delle maschere a pieno facciale in grado di proteggere naso, bocca e occhi.

I dpi moderni adeguati per proteggere le vie respiratorie sono compatti e leggeri e sono indicati per essere utilizzati quando si lavora a contatto prolungato con la polvere di ferro. Anche le maschere con filtro più semplici oltre che garantire un’elevata sicurezza assicurano anche facilità nella respirazione.

Nel caso si svolga un lavoro in cui si deve per forza stare a contatto stretto con la polvere di ferro la scelta migliore è quella di utilizzare un respiratore leggero e compatto, che garantisce la massima libertà di movimento senza diminuire la protezione.

Fra i dpi più utilizzati ci sono anche gli elettrorespiratori, consigliati per coloro che lavorano a lungo in ambienti ad elevata concentrazione di polvere di ferro. Si tratta di prodotti semplici da indossare, leggeri e non ingombranti, e in grado di garantire una perfetta respirazione.

Inoltre, nel caso il luogo di lavoro sia limitato bisogna anche disporre di un ventilatore per spazi confinati che porti via le polveri e possa garantire al tempo stesso un ricircolo di aria pulita.

Se si avvertono sintomi di problematiche alle vie respiratorie e agli occhi è importante allontanarsi subito dall'area contaminata. Bisogna anche sottoporsi a controlli periodici ed è necessario limitare l'esposizione alle polveri di ferro e accertare nel frattempo le proprie condizioni di salute. Nel caso venga riscontrata qualcuna delle patologie sopra indicate provvedere tempestivamente a seguire una terapia idonea.

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